martedì 11 marzo 2014

Accetta? - Il canarino


Si tormentava il labbro inferiore con le falangi insanguinate pensando: “Ammettiamo che anch’io abbia delle colpe nei suoi confronti, per un momento soltanto, facciamolo. Tralasciamo le volte in cui, tornando a casa, l’acidità di stomaco superava quella mentale. Se per un attimo, per un momento, restassimo a guardare quel cadavere ancora caldo, quei capelli bianchi ormai sputati di rosso, quel fastidioso ghigno boccalarga rimasto appiccicato alla faccia nonostante fiotti di sangue sgorghino dalla fronte, potremmo accorgerci di quanto silenzio questa casa stia riacquistando. La madre di mia moglie, la mia cara suocera, la nonna dei miei figli, il più grande rompimento di coglioni che la mia vita abbia potuto sopportare per tutto questo tempo, ebbene, le ho reciso l’aorta con un coltello da pane e asportato parte del cuoio capelluto con l’accetta da legno che tengo vicino al camino, peccato mi tremassero le mani.

Se solo avesse avuto la birra questa volta...beh, ci vuole una sigaretta”. L’accetta fece ‘TONG’ sul pavimento e Pat si accese una Marlboro, tamburellando sulla gamba.

Antonio Siddiolo



Come uccidere l'animale domestico della vicina: il canarino

La Scuzzuliata, cioè la mia vicina, aveva un canarino insopportabile che fischiettava le canzoni di Gigi D’Alessio. Lo chiamavo Beatrice l’affettatrice perché mi arrotava le orecchie.
Era una tortura.
Un giorno ero arrabbiata. Approfittando dell’assenza della Scuzzuliata, mi intrufolai nella sua casa, afferrai il canarino e uscii di corsa. Non sapevo come ammazzarlo. Poi fui illuminata. Visto che lui cantava sempre, decisi di strappargli il becco. 

Morì dissanguato.
Ero molto felice.
Il giorno dopo quando mi svegliai mi avvicinai alla finestra. 

Silenzio, silenzio assoluto.

Giorgina D'Amato


10 commenti:

  1. Quando il mondo ti rompe le palle, nessuna pietà.
    La lattina che vi voleva come il pane.
    Giorgio

    RispondiElimina
  2. Mignazza, è qui il giardino per liberare gli istinti peggiori e lasciare che si sfoghino?
    Ecco, bravi, quando uscite, però, rimettetegli il guinzaglio e magari pure la museruola!


    RispondiElimina
  3. Brutali.
    Belli.
    Quando non vuoi andare in galera, ammazza qualcuno scrivendo un racconto.
    Quasi sempre, funziona.

    Monica Gentile

    RispondiElimina
  4. Per l'efferatezza, secondo me già Siddiolo bastava e avanzava, poi vado avanti a leggere e trovo questa cosa raccapricciante del canarino. Una bella lattina truculenta.
    (emoticon Giorgina pentiti finché sei in tempo, ma che te lo dico a fare).

    RispondiElimina
  5. Raimondo ma dove sei finito? Diabolici truculenti, vendicativi e chi ne ha più ne metta.Propongo l'istituzione di una lattina psicoterapeutica, con apertura a strappo della camicia di forza e ne ribadisco l'urgenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho già preso contatti con un esorcista per redimere gli autori qui sopra, spero che accetti, sennò gli strappiamo il becco. (neuroemoticon)

      Elimina
  6. La legittima difesa non è reato, però uccidere gli uccelli che pena!
    ahahah ahahah ahahah! Troppo crudeli e demoniaci!

    Nina

    RispondiElimina
  7. Questa lattina mi si confà alquanto.
    E' bello poter togliere di mezzo qualcuno col solo potere della scrittura.
    Che invenzione geniale!
    Bravi a tutti e due.
    L.I.

    RispondiElimina
  8. Lattina non adatta ad un pubblico impressionabile!

    RispondiElimina